Montecopiolo, Camporesi e il formaggio che profuma di tradizione

di Daniela Ruggeri 😋


A 900 metri sul livello del mare, si trova un prodotto unico e di grande prestigio: "Il formaggio’'. Così, senza tanti fronzoli, si presenta la punta di diamante dell'azienda lattiero-casearia ''Camporesi Società Agricola’' di Pugliano, nel comune di Montecopiolo (Pesaro-Urbino).



Rilevata nel 1962, l'azienda fino ai primi anni del Duemila produceva e vendeva latte alla Granarolo. Nel 2002, non senza coraggio, i Camporesi decidono di abbandonare questa opportunità e iniziano a produrre formaggi e altri derivati del latte.

Marco Camporesi, assieme al padre, apre il caseificio all'interno della proprietà e in un batter d'occhio i prodotti diventano di nicchia.

‘'La nostra forza è il chilometro zero - spiega Marco, 29 anni - abbiamo puntato sull'alta qualità e le soddisfazioni sono arrivate.  Mozzarelle, raviggiolo, casatella, yogurt, formaggi stagionati sia nelle foglie di noce o lasciati riposare in cassette di rovere o altri ancora posti nel fieno''.


Marco Camporesi a sinistra

Tecniche diverse, ma profumi e sapori unici che rispondono al trend del momento: mangiare bene e scegliere alimenti nobili e puri. Smesse le Frisone, i Camporesi hanno inserito la razza Jersey, pezzata rossa. Una scelta azzeccata vista la riposta del mercato. 

"Le nostre zone sono ormai abbandonate - dice - i giovani preferiscono ''il mare'', ma a noi, considerata l’ampia disponibilità di pascolo, piace mantenere viva una tradizione che si rinnova di generazione in generazione. Le nostre 70 vacche vivono all'aperto e mangiano quando vogliono: nascono in azienda e non conoscono corde e collari. Vengono alimentate con il fieno ricco di erbe spontanee, soprattutto erba medica; aggiungiamo poi mais, orzo e soia rigorosamente ''no ogm''. Il mangime che utilizziamo ha un prezzo maggiore rispetto a quello ''trattato'', ma l’obiettivo era tornare ai formaggi di una volta e così abbiamo fatto molti passi indietro nel tempo fino a quando non abbiano ottenuto aromi e sapori autentici”.



Lo slogan della Camporesi è ''zero additivi''. La muffa detta ''pelo di cane’', una volta che il formaggio è asciutto viene lavata via. 

“Non troverete mai nei negozi un formaggio con la muffa, perché non invoglia la vendita; ma quelli belli e lucidi sono formaggi trattati, altrimenti non durerebbero tanti giorni; così per lo yogurt o il latte fresco che è ancora buono dopo una settimana''.

Qui a Pugliano il latte munto alla sera al mattino è già formaggio. La freschezza è la garanzia del successo.  

Parlando della riproduzione, Camporesi, spiega come l’azienda disponga di alcuni tori, sebbene negli ultimi anni la genetica abbia fatto passi da gigante. 

“Perlopiù pratichiamo la fecondazione artificiale con un seme sessato, ciò significa che nel 95% dei casi nasceranno femmine e questo è positivo. Non abbiamo mai affrontato il discorso relativo alla produzione di carne: le nostre mucche rimangono qui fino a fine vita''.

Fiore all'occhiello della produzione casearia è un formaggio di 8 chili stagionato 6 mesi. Già al primo assaggio ci si può rendere conto della tradizione tramandataci dai Greci.

L'impresa zootecnica può contare su una mungitura altamente automatizzata ed igienicamente protetta. I bovini hanno un pedometro da cui è possibile leggere la carta di identità dell’animale: quando si avvicina il momento della mungitura, grazie al monitoraggio in tempo reale, il controllore sa sempre se il latte può essere trasformato e commercializzato.

La corte agricola rappresenta un bel colpo d'occhio ed è qui che la casara, è mamma Antonella ad occuparsi di tutte le fasi, con l'aiuto di Gloria 25 anni, vi accoglierà facendovi apprezzare la bellezza della natura circostante e la grande varietà dei prodotti preparati per il consumatore.

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