Patata di Bologna DOP, nel progetto Taste Innovators anche lo Chef santarcangiolese Giorgio Rattini

Sette giovani chef, creativi e talentuosi, incontrano la Patata di Bologna DOP

Una liaison in chiave gourmet per avvicinare uno dei prodotti simbolo dell’agroalimentare bolognese alla ristorazione. 


Il Presidente Martelli con gli Chef del progetto


È la carta messa in campo dal Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP con il progetto “Taste Innovators-La versione dello chef” caratterizzato da una forte campagna di comunicazione a livello nazionale grazie alla collaborazione di Giano Lai e Francesca Manunta di “Cosa mangiamo oggi”, content creator forti di un grande seguito di appassionati e professionisti della ristorazione. Dopo una serie di iniziative che hanno avuto come target il consumatore e il mondo trade, il Consorzio punta ora ad un nuovo obiettivo: esaltare le qualità organolettiche della varietà Patata di Bologna Dop nella sua unica varietà Primura e consolidarne il ruolo come ingrediente premium nel panorama gastronomico italiano

 

Il programma, studiato dal Consorzio per centrare questo obiettivo, prevede una campagna informativa a livello nazionale che coinvolge sette giovani chef in qualità di ambassador, scelti perché attenti interpreti delle nuove tendenze della cucina territoriale. Nei loro menu la Patata di Bologna DOP diventa protagonista di ricette creative e sostenibili, veicolando un messaggio di qualità e autenticità. 

 

Davide Martelli, Presidente Consorzio Tutela Patata di Bologna DOP
“Taste Innovators è un progetto che consente di trasferire valore alla Patata di Bologna DOP nel canale Horeca grazie a un pubblico competente, curioso, aperto alla sperimentazione. La ristorazione può creare nuove opportunità di crescita, rafforzando la nostra presenza nei luoghi della cucina di qualità. Le ricette realizzate dai 7 chef in questo progetto evidenziano la versatilità della Primura, unica varietà della Patata di Bologna, la prima a ottenere la DOP in Italia. La Patata di Bologna DOP è un prodotto da 70 anni radicato nella tradizione bolognese custode di una cultura che si tramanda sino ad oggi nel segno dell’eccellenza”. 

 

Questi gli interpreti e le ricette realizzate. 


ODD (Bologna) è uno street food d’autore; lo chef, Lorenzo Coccovilli ha intitolato alla sua città il piatto del menù dedicato alla Patata di Bologna Dop: ‘Dolceamara Bologna’

Allegra (Bologna) è bar, bakery e trattoria; La Primura Japan Style è il titolo della ricetta creata ad hoc dallo chef Marco Meggiato.

 

Osteria da Oreste (Santarcangelo di Romagna, Rimini) ha una cucina che si ispira alle tradizioni locali attraverso la visione personale dello chef Giorgio RattiniL’insalata come Bologna sogna’ è il piatto dedicato alla Patata di Bologna Dop. 


Stilla (Colognola Ai Colli, VR) è un piccolo ristorante che offre piatti connessi alla cultura del territorio. Patata in cinque forme è la ricetta ‘dolce’ proposta dalla chef Silvia Banterle.

Uva (Padova) è un Natural Wine Bistrot &Shop; lo chef Paolo Giraldo dedica alla Patata di Bologna Dop la ricetta Ravioli ripieni di sorprese.


Spore (Milano) è un ristorante che racconta nel piatto tante culture, in particolare quelle asiatiche e scandinave; ‘Plin al tartufo di Patata di Bologna Dop è la proposta della chef Mariasole Cuomo


Osteria Lagrandissima (Milano) è posta ai bordi della città, in odore di campagna, propone una cucina contemporanea. ‘Aligot o nastro dell’Amicizia è il piatto dello chef Davide Esposito.

 

A fare da collante alla ‘brigata’ degli chef, sono i funambolici Giano Lai e Francesca Manunta di Cosa mangiamo oggi’, che hanno trasportato le ricette, la personalità e la creatività degli chef nel mondo della Patata di Bologna Dop grazie a video ingaggianti, da lanciare in rete alla conquista di un pubblico attento alle innovazioni di prodotto e di stile in cucina.

Commenti

Visualizzazioni totali