Aceto balsamico "scippato" dalla Slovenia

“L’inaccettabile scippo del nome di aceto balsamico da parte della Slovenia mette a rischio un miliardo di euro di valore al consumo e rappresenta un attacco all’intero sistema del Made in Italy di qualità”. 



Un'acetaia - Foto Ape Servizi Emilia-Romagna

È quanto denuncia la Coldiretti nel commentare la decisione del Governo sloveno di varare una norma con la quale qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come “aceto balsamico”.


"Una scelta, peraltro già notificata alla Commissione Europea, che va contro – rileva Coldiretti – le attuali norme comunitarie che tutelano Dop e Igp e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore. Assieme all’aceto balsamico è dunque sotto attacco l’intero sistema del Made in Italy di qualità e lo stesso primato dell’Italia che conta 312 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute a livello comunitario, oltre a 526 vini Doc/Docg e Igt".


Ma l’iniziativa slovena rischia anche di andare a ingrossare il mercato internazionale del falso che fattura già oltre 100 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che, secondo un’analisi Coldiretti e Filiera Italia, si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale.


"Un’industria del falso sempre più fiorente che – denuncia Coldiretti – ha paradossalmente i suoi centri principali nei Paesi avanzati, a partire dall’Australia al Sudamerica, dal Canada agli Stati Uniti dove una spinta importante e venuta dai dazi punitivi nei confronti dei formaggi e dei salumi italiani che hanno favorito le “brutte copie” locali. La manovra slovena sull’aceto balsamico rischia dunque di diventare un precedente pericoloso contro il quale occorre – sottolinea Coldiretti – attivarsi immediatamente a livello comunitario per garantire la difesa di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy".


Sono riconosciuti e tutelati dall’Unione Europea l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, l’Aceto Balsamico di Modena Igp (Indicazione Geografica Protetta) e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Dop.


"Si tratta – conclude la Coldiretti – di prodotti ottenuti nel rispetto di specifici disciplinari di produzione trasmessi nel tempo da generazioni che devono essere protetti nei confronti delle imitazioni low cost che non hanno nulla a che vedere con i prodotti originali".


Fonte: Coldiretti

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