Chef Laura Marciani, tutt'altro che una semplice "cuciniera"

di Marco Valeriani 😋

Prima di tutto una breve presentazione di Chef Laura Marciani.

Semplice cuciniera con tanto amore per quest’arte. Amore inizialmente tramandato dal mio adorato papà Mario e da mia zia Lilia. Poi la scuola alberghiera e i successivi corsi di approfondimento privati. Scherzando dico sempre di essere nata dentro una pentola per il fatto che vengo da generazioni di ristoratori e osti.  Ora siamo alla sesta generazione con i nostri figli. Gestiamo la proprietà di famiglia noi tre fratelli - Mauro, Laura e Marco - con nostra mamma Antonietta, colonna portante, e i rispettivi coniugi e figli.


Chef Laura Marciani

La sua idea di cucina: più ricerca e innovazione o più tradizione e rispetto del consolidato?


Per me la cucina non ha paletti. Io le risponderei semplicemente che partendo dal territorio, senza trascurare la tradizione, tutto il resto è musica, sapore, innovazione ricerca e meravigliosamente gustoso.


La comunicazione digitale ha fatto esplodere l’interesse per tutto ciò che è cibo: ci aiuta a capire a cosa dobbiamo guardare con interesse e da chi, invece, dobbiamo difenderci?


I tre fratelli Marciani

Come ogni network cavalcano l'onda del momento: tra la pubblicità bisogna fare lo slalom e comunque ciò che piace è giusto per noi. Certamente le nicchie bisogna andarle a cercare altrove 

Ai giovani che vogliono avvicinarsi alla professione quale consiglio si sente di dare?

Oggi i giovani hanno carenza di umiltà e sacrificio: mi dispiace dirlo, ma è colpa di noi genitori che non siamo stati capaci di educarli a modo. In questo lavoro c’è tanto bisogno di fare gavetta senza star a guardare l'orologio. È un mestiere duro, ma dà molte soddisfazioni. Se non si è pronti è meglio cambiare subito. 


Cuochi e televisione: approva o condanna? Giusto o sbagliato?

All'inizio la TV ha aiutato molto il settore ma in seguito, come succede sempre, ha portato il cuoco al ridicolo. Ora sono tutti Chef: escono dalla scuola e sono Chef; si vestono come gli Chef; parlano come Chef; impattano comeChef; vogliono essere pagati come Chef, eppure di cucinare non se ne parla. Io sono per la qualità sempre ovunque e comunque.


Anche nel mondo dell’alta cucina emerge una questione di parità di genere: troppi uomini Chef sotto i riflettori, è d’accordo?

Sì sono d’accordo. La cucina è sempre stata territorio maschile almeno ad un certo livello; a meno che la Chef non fosse la proprietaria. Come ho già detto questo è un lavoro duro e logorante: la donna ha tanto a cui rinunciare… Poi l’uomo è sempre stato più vanitoso.

Crede che la pandemia da Covid-19 porterà a cambiamenti radicali nel modo di cucinare e interpretare gli ingredienti?

Nel modo di cucinare non credo (o dipende dalle tipologie di ristorazione); mentre il cambiamento nella società e nel settore ristorazione si è avvertito parecchio.



Cosa la fa arrabbiare quando sente parlare di cucina?
 

La mancanza di collaborazione e condivisione all’interno di una brigata. 


Vuole ringraziare qualcuno?

Mio padre, mia zia Lilia, la mia insegnante Maria Teresa.

 
Chef Laura Marciani in tre parole.


Amore,  musica e colore



RISTORANTE DEGLI ANGELI

Commenti