Rino Mini pensa in grande e pubblica il megalibro su Ferramenta

di Marco Valeriani 😋

Rino Mini fa davvero le cose in grande. A Santarcangelo di Romagna, in piazza Ganganelli e a due passi dall'Arco costruito in onore di Papa Clemente XIV, l'insegna di Ferramenta - Baker.eat - Italian Bakery & Special Pastry - difficilmente passa inosservata.


Il Cav. Rino Mini

Ed è proprio in questo tempio - dovremmo dire in questa singolare, profumatissima officina del gusto - che ha visto il suo battesimo editoriale - venerdì 1° ottobre, presente la Sindaca, Alice Parma - la prima fatica tipografica - Radici Editore Cesena - firmata da Mini e curata dalla giornalista Elsa Mazzolini; fatica il cui titolo "Storie di vita e di cucina" esplode per bellezza e per ricchezza di notizie in un formato a dir poco gigantesco: il volume, infatti, conta qualcosa come 460 pagine!

"Il lettore - spiega Mini - ha la possibilità di ripercorrere la storia del locale, risalendo addirittura alle sue 'radici' americane".

Il vulcanico imprenditore romagnolo - già a capo dello storico marchio d'acque minerali Galvanina - non tace la sua filosofia del pensare e agire. 

"Ci sono prodotti - dice - che hanno in sé qualcosa di speciale e si basano sui capisaldi della genuinità e del biologico. Sono prodotti che, dopo l'assaggio, ti lasciano un ricordo permanente, sensazioni straordinarie, le stesse che entrano nella nostra memoria".

Traducendo: il cibo ha un meraviglioso potere evocativo ed è capace d'emozionare. Sempre.


Da sinistra: Chef Delvecchio, la Sindaca Parma, la giornalista Mazzolini, il Cav. Mini, Chef Rocchi

Una storia che arriva da lontano

Il primo capitolo, dedicato alla genesi del locale, ci porta lontano nel tempo e nello spazio, precisamente al 6 luglio 1913 quando a Ellis Island – la porta d’ingresso agli States per milioni di emigranti in arrivo dall’Europa - approda Giuseppe Semprini da Santarcangelo: ha 19 anni ed è ricco solo di speranza e intraprendenza. Il ragazzo, insieme ai due fratelli, si stabilisce a Chicago ed è lì che lo raggiunge Anita Bisognani, giovane compaesana (17 anni appena), incaricata di una missione speciale: consegnare ai giovani Semprini alcune tome di formaggio inviate dalla loro mamma Elvira. Non sappiamo se fu un colpo di fulmine: quel che è certo è che di lì a poco Giuseppe e Anita si sposano e aprono il loro primo emporio – dove vendono articoli di ferramenta e prodotti alimentari, particolarmente apprezzati dalla piccola comunità italiana - in Valmart Street. Gli affari vanno a gonfie vele e intanto la famiglia cresce, con l’arrivo delle piccole Alma e Clara. I coniugi Semprini pensano ormai che il loro futuro sarà per sempre in Usa, ma sono costretti a rivedere i loro piani con l’arrivo del leggendario Al Capone


Chef Mirko Delvecchio

La fuga da Al Capone

Il gangster mira al controllo delle attività più redditizie e semina il terrore fra i bar e i negozi che non sottostanno alle sue richieste. Giuseppe ed Anita non sopportano la situazione e, in seguito alle minacce e poi all’incendio del loro locale, decidono  di tornare a Santarcangelo. Grazie al gruzzolo messo da parte negli anni americani, riescono a stabilirsi in un antico palazzo affacciato sulla centralissima piazza Ganganelli e qui, nel 1921, aprono la loro Ferramenta G. Semprini, a fianco della Trattoria Albergo del Commercio. L’esercizio cresce e continua a essere attivo fino al 2011, quando la famiglia decide di abbassare la saracinesca. Ad alzarla, con un nuovo progetto, è Rino Mini. Nasce Ferramenta - Officina del Gusto, una sorta di emporio dedicato alla cultura del cibo in tutte le sue espressioni più significative, fino ad arrivare alla Baker.eat attuale, le cui proposte gastronomiche sono studiate e realizzate dal Food & Beverage Manager del gruppo Ferramenta, lo Chef Mirko Delvecchio.

Oltre 100 ricette per scoprire il piacere del cibo firmato Ferramenta

Proprio al centro del libro trovano casa i capitoli dedicati alle ricette - oltre 100 - per spaziare dalla pasta fresca ai risotti, alla specialità di mare alle pietanze a base di carni pregiate, dalle insalate alle pizze di Mimmo o' pizzaiolo (senza dimenticare le dolce tentazioni a fine pasto). Altra caratteristica d'assoluto pregio del volume, sono le tante schede che riportano informazioni e peculiarità dei singoli prodotti così da poter apprendere i segreti utili a riconoscerne freschezza e varietà (soprattutto nel caso del salmone!). 


Chef Ezio Rocchi

Fare il pane, un'arte senza eguali e un autentico big "davanti al forno"

E la panificazione? Una sezione importante dell'opera firmata da Mini è dedicata all'arte della panificazione e al Panificio Ferramenta. Qui l'esaltazione del prodotto fresco - pronto a essere consumato da migliaia di clienti - diventa una lunga carrellata di pagnotte, spianate, focacce, biscotti e torte appena sfornate. Un tributo favoloso ai simboli dell'arte bianca Made in Italy. C'è però dell'altro: il pane del Ferramenta  - dietro ai quali c'è un autentico big, un Maestro del calibro di Ezio Rocchi - classe 1966, genovese, Bakery Chef che dal 2011 si dedica all'Alta Formazione - nasce seguendo un decalogo molto rigoroso.

Le 10 buone ragioni per scegliere il Pane del Ferramenta 

"Le 10 buone ragioni per sceglierlo - scandisce Mini - sono: è naturale; utilizziamo solo i migliori grani italiani macinati a pietra (primi fra tutti i grani antichi e autoctoni come il Gentil Rosso, il Miracolo, l'Abbondanza); il sale è esclusivamente quello dolce di Cervia; impieghiamo un lievito madre tramandato da almeno tre generazioni; osserviamo un preciso metodo di preparazione; garantiamo il controllo della lievitazione; preferiamo il lavoro al forno nelle ore del giorno, così da permettere al pane di continuare a lievitare durante la notte e rispettare la pausa del sonno; la nostra cottura mette al bando la fretta; assicuriamo la possibilità di rigenerarlo affinché torni a essere croccante; promuoviamo l'assoluta unicità delle pagnotte".

Cosa c'è nel futuro di Rino Mini?

Chi "interroga" Mini sul futuro prossimo non può che ricevere in risposta una valanga di opzioni: sicuramente c'è l'avvio del bistrot Ferramenta a Rimini in piazza Cavour. A ruota la riapertura dell'ex Chesa de Vein, sempre a Rimini, strizzando l'occhio al format ciccia, pesce e sport (la vecchia Chesa de Vein è stata per anni il ritrovo preferito dai giocatori di basket che hanno indossato la casacca biancorossa) e, ancora, l'Accademia della Cucina, con annesso college esclusivo da 20 posti, rivolta a formare e preparare i giovani prima del loro ingresso nel mondo dell'Alta Ristorazione... Non vi basta?





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