Chef Filippo Baroni, cucina contemporanea ispirata ai monaci del Casentino

di Marco Valeriani 😊 

L’appuntamento è fissato da settimane: lunedì 11 aprile. Rapido scambio di messaggi, complice Messenger, e anche l’orario è stabilito. Partiamo da Rimini con temperatura quasi primaverile. Viaggiamo verso il Casentino e ci aspettiamo qualche grado in meno. 


- Chef Filippo Baroni -

È semplice logica, se sali sull’Appennino il clima va di conseguenza. Arrivati a Bagno di Romagna, le indicazioni stradali lasciano poco all’improvvisazione. La direzione per Poppi prevede il superamento del Passo dei Mandrioli. Non amiamo molto le carreggiate strette e tortuose, ma la frequentazione per molti anni della montagna, tra la Val Gardena e il Plan de Corones, questa volta ci è d’aiuto.


- Marta Bidi e Chef Baroni -

Per fare tappa al ristorante Mater di Chef Filippo Baroni - e colloquiare con grande piacevolezza assieme alla moglie Marta Bidi - prendetevi del tempo. Quassù la fretta è cattiva consigliera. Occorrono sentimento e predisposizione alla bellezza. A quel senso di calma interiore che pervade ogni singola cellula del corpo. Il paesaggio circostante spinge alla meditazione. I colori s’intrecciano alle sfumature delle cime tutt'attorno, ai piccoli suoni ovattati, ai cromatismi cangianti della vegetazione. Sì, qui la calma è alleata fondamentale. L’ingresso della reception dà chiara l’idea del dove siete arrivati. Dà calore di famiglia e amicizia. 

 
- Chef e Brigata del Mater -

Marta Bidi è davanti alla macchina del caffè. L’espresso è buono e rimette in pace coi muscoli resi capricciosi dal tragitto: un serpentello d’asfalto “turbato” dal passaggio di veloci bestioni gommati (proprio qua devono correre?).


L’ambiente cattura. Si nota la cura dei dettagli e la presenza di una parete carica di volumi mette di buonumore: dove ci sono libri c’è il desiderio di conoscenza, c’è l’essenza stampata della cultura, c’è la simbologia di un pensiero che va ben oltre il concetto dell’accoglienza e della cucina. Insomma, gli ambienti affascinano. Anzi, piacciono da morire. Si ha la percezione chiara del rifugio. Si avverte la rilassatezza dei ritmi e si vorrebbe indugiare a lungo tra mobili e dipinti; magari tempestando di domande la giovane Marta (complimenti per le calzature e i calzini abbinati: danno allegria!). È lei la sentinella del Borgo I 3 Baroni: rapidità di risposta ed eloquio vivace, venato da una coinvolgente inflessione toscana. 

 
- Marta Bidi, troppo forte! - 

Un altro giro - giusto il tempo per saperne un po’ di più delle formelle ordinate sulla parete esterna del ristorante - un’occhiata al volo sull’insegna del Mater - discreta ed essenziale - e poi la porta a introdurci nel regno di Chef Baroni. SPETTACOLO!




 - il Resort, Borgo I 3 Baroni  -

Possiamo dire WOOOOWWW? Le vetrate catturano la luce: il sole sembra appoggiarsi dolcemente sui tavoli ben distanziati l’uno dall’altro. Scelta geometrica? Tutt’altro: scelta voluta a sottolineare cosa significa realmente padroneggiare l’eccellenza a partire dalla creazione degli spazi. Si respira eleganza - velluti, legno, pietra, tovagliati - e s’immagina la cena immersi in singoli microcosmi a sé. Piccoli universi che seppur orbitanti nella stessa galassia, danno garanzia della privacy esclusiva. Sembra di vederli Marta e Filippo: da perfetti, discreti navigatori astrali osservano e dirigono la loro nave senza mai apparire incombenti. Ragazzi, questa si chiama CLASSE!


E adesso, ascoltiamo insieme la video intervista realizzata per i lettori di ItaliaSapore.it 





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