I fornelli di Sara Leardini - 1: dalla parannanza ritrovata ai fusilli mortadella e pomodorini

È con piacere e un pizzico d'orgoglio che ItaliaSapore.it da oggi può annoverare nel suo staff "la penna" di Sara Leardini, cuoca per diletto. Con questa rubrica dal titolo I fornelli di Sara principiamo il viaggio tra alcune proposte facilissime - e parecchio gustose - da proporre sulla tavola di casa con estrema semplicità. Auguriamo a tutti buona lettura e buon appetito!


Sara Leardini, cuoca per diletto

La Parannanza ritrovata

Con l'occasione dell'inizio di questa nuova rubrica, ho ricevuto da mia mamma in dono una vecchia parannanza,  ma ancora mai usata, che, andando a ritroso nel tempo, è appartenuta prima a mia nonna e ancor prima alla mia bisnonna (quella “Serafina” di cui io conservo il nome all'anagrafe).

È giunta fino a me dopo più di cent'anni da quando la Serafina la tesse col suo telaio a mano, passando di baule in baule, attraverso generazioni di donne della mia famiglia. Si tratta di un capo antico ma soprattutto raro perché fatto con la canapa. L'Italia del Novecento era uno dei Paesi maggior produttori di canapa per usi tessili e, in Romagna in particolare, il suo utilizzo per telerie a uso domestico rappresentava una tradizione. Pensate alle classiche tovaglie stampate con i ricami romagnoli.

Negli anni '50 e '60, in seguito all'introduzione di nuove fibre sintetiche, la canapa cominciò ad essere progressivamente abbandonata fino all'addio definitivo, in seguito alla campagna internazionale contro gli stupefacenti, con l'introduzione nel 1975 della legge Cossiga (“Disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope”) che ne abolì la coltivazione.

Bisognerà aspettare gli anni Duemila, tempi in cui le autorità italiane si adegueranno ai regolamenti europei in materia di cannabis, per assistere ai primi tentativi di reintroduzione della coltura che secondo uno studio di Coldiretti in merito alla “new canapa economy”, sostiene che siamo nel mezzo di un boom che vede tra le principali regioni interessate anche la nostra. Grazie anche al prendere piede di una cultura ecologista che spinge verso il ritorno alle fibre naturali.

Nel 2018 si contavano oltre 1.000 ettari di coltivazione di canapa a fini alimentari, farmaceutici e industriali in modo specifico nella carta, nella bio edilizia e appunto nei tessuti.

Perciò adesso indosso la mia parannanza di cannabis sativa, che rappresenta un ponte tra tradizione e modernità e comincio a cucinare!

Chi sono

L'inizio di una presentazione non è mai facile, così per rompere il ghiaccio comincerò con la storia del mio nome che all'anagrafe è quello di “Serafina”, per assecondare il desiderio di mia nonna paterna di trasmettere il nome di sua madre; ma di fatto i miei genitori mi hanno da sempre chiamata col nome che avevano pensato per me e cioè “Sara”.

Detto ciò, stringiamoci virtualmente la mano. Mi chiamo Sara Leardini, 49 anni, e vivo a Rimini.

Terminati gli studi all'Istituto Tecnico Commerciale “Valturio” mi sono laureata  in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Bologna. Specializzata in Diritto del Lavoro, per oltre vent'anni mi sono occupata di amministrazione del personale (paghe e contributi, relazioni sindacali, contrattualistica) in studi di consulenza del lavoro e associazioni di Categoria.A lungo ho fortemente creduto che il lavoro fosse la cosa più importante della mia vita e sicuramente è importante seppur non è tutto.

Ho imparato questa lezione quando nel 2011 ho avuto un problema di salute.
Da quel momento ho cominciato a vedere le cose da un diverso punto di vista e ho scoperto le mie “passioni” per una concezione più ludica della vita. Passioni tra le quali ci sono la buona cucina, il buon cibo, il buon vivere. E allora faccio mia una frase di Platone che dice così: ”Non bisogna tenere in massimo conto solo il vivere come tale, bensì il vivere bene”.

Fusilli con mortadella, pomodorini e basilico

Mettere a cuocere i fusilli in acqua salata e nel frattempo tritare il basilico con uno spicchio d'aglio.
Tagliare la mortadella a cubettini e i pomodorini ciliegini in quattro parti. Scolare la pasta al dente e farla raffreddare. Infine unire ai fusilli il trito di basilico, la mortadella, i pomodorini e condire il tutto con olio d'oliva quanto basta. Voilà, il piatto freddo è pronto!





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