I Fornelli di Sara - 7: Un "Bacio" lungo un secolo e un salame dolce al cioccolato

È con piacere e un pizzico d'orgoglio che ItaliaSapore.it torna, per la settima volta, a proporre "la penna" di Sara Leardini, cuoca per diletto. Con questa rubrica dal titolo I Fornelli di Sara si prosegue il viaggio tra alcune proposte facilissime - e parecchio gustose - da portare sulla tavola di casa. Auguriamo a tutti buona lettura e buon appetito!

La Casa del Cioccolato Perugina, che si trova a pochi chilometri dal centro della città di Perugia, è un luogo davvero affascinante. A dispetto di quello che si potrebbe immaginare, ovvero un posto perlopiù per bambini, è un luogo con una storia coinvolgente per tutte le età.

Si articola in tre parti: il Museo, la Scuola di cioccolato e la Fabbrica.


 - La nostra Sara davanti a un Bacio gigante - 

Il “cibo degli dei”, come veniva chiamata la pianta del cacao dai Maya, venne introdotto in Europa da Hernàn Cortés nel 1519 e si diffuse in Italia a partire dagli inizi del 1600. 

Con la nascita delle prime “botteghe del caffè” (i nostri antichi bar, per capirci) a Venezia, nel Settecento, si somministrava anche la cioccolata in tazza, addolcita con zucchero e vaniglia e le botteghe facevano a gara per ideare miscele sempre nuove. Ma sarà alla fine del Settecento che Doret, a Torino, proporrà il primo cioccolatino “da salotto”, così come lo conosciamo noi.

La fabbrica della Perugina nasce nel 1907, inizialmente come piccolo laboratorio di confetti per poi specializzarsi negli anni nella lavorazione del cacao. Sarà nel 1922, per volontà della signora Luisa Spagnoli (sì, proprio lei, la stilista di moda), socia della fabbrica, che non voleva sprecare le briciole delle nocciole, ad inventare un cioccolatino di recupero, composto da gianduia e briciole di nocciola, una nocciola intera sopra e ricoperto da cioccolato fondente. 


Data la forma, che ricordava un pugno, pensò di chiamarlo “Cazzotto”! Quando il signor Buitoni (sì, proprio lui, l'imprenditore della pasta), socio anch'esso, sentì questa idea, trasalì e saltando dalla sedia disse: “Ma te lo immagini, un cliente entrare in una cioccolateria e chiedere alla commessa: "Signorina, mi da un Cazzotto”? 

Suona meglio: ”Signorina, mi da un Bacio”?. E così è nato il cioccolatino icona della Perugina che proprio quest'anno festeggia i 100 anni. Infine, si deve a Federico Seneca, Direttore dell'Ufficio pubblicità, la romantica volta stellata dell'involucro e, negli anni quaranta, del cartiglio: ovvero il bigliettino con le frasi d'amore.

E come diceva un vecchio slogan che mi piaceva tanto: ”Chi Ama, Baci”!

P.S. : dal 14 al 23 ottobre, Perugia ospiterà Eurochocolate. Un'occasione, ghiotta, da non lasciarsi sfuggire.


Salame dolce al cioccolato

In una ciotola lavorate 2 tuorli d'uovo con 100 gr. di zucchero. Fate fondere 150 gr. di burro e unite al composto insieme a 2 cucchiai di cacao amaro. Tritate in modo grossolano 150 gr. di biscotti secchi e uniteli anch'essi al composto. Una volta amalgamato il tutto, stendetelo su un foglio di carta da forno e dategli la forma del salame. In ultimo, avvolgete il salame dolce anche in un foglio di stagnola e riponetelo in freezer per un paio d'ore. Togliete dal freezer il salame dolce una mezz'oretta prima di servirlo e spolveratelo con zucchero a velo q.b.


Voilà, il salame dolce al cioccolato è pronto!


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