I Fornelli di Sara - 11: e se Natale si festeggiasse a giugno? In attesa del responso Filetto di maiale in crosta, Seppia ai carciofi e Baci di dama al mascarpone

È con piacere e un pizzico d'orgoglio che ItaliaSapore.it torna, per l'undicesima volta, a proporre "la penna" di Sara Leardini, cuoca per diletto. Con questa rubrica dal titolo I Fornelli di Sara si prosegue il viaggio tra alcune proposte facilissime - e parecchio gustose - da portare sulla tavola di casa. Auguriamo a tutti buona lettura e buon appetito!

Secondo alcuni ricercatori australiani, che hanno ricostruito al computer la posizione nel cielo della stella cometa, andando indietro nel tempo, il Natale cadrebbe a giugno e non a dicembre.


Dunque Gesù era del segno dei Gemelli e non del Capricorno come si è sempre creduto.


Dave Reneke (astronomo e direttore di “Sky and Space Magazine”), utilizzando un sofisticato software, sostiene di aver individuato l'esatta posizione dei corpi celesti al momento della nascita di Cristo, individuando nel giorno 17 giugno dell'anno secondo d.C. la sua nascita.


Reneke ha dichiarato: "La tecnologia attuale ci ha permesso di ricreare il cielo di quella notte di duemila anni fa. Non possiamo affermare con certezza che la congiunzione astrale tra Giove e Venere fosse quella vista dai Re Magi, ma senza dubbio questo è il risultato più convincente. L'astronomia è una scienza precisa”.

La Bibbia non ci dice nulla circa il giorno di nascita di Gesù. La prima ricorrenza del Natale, il cui termine significa appunto “il giorno della nascita”, risale al 354 d.C. e fu Papa Giulio I ad attribuirgli la data del 25 dicembre.

Ma perché fu scelta proprio questa data? 

Il 25 dicembre rappresentava per i Romani la festa di un culto importantissimo, il Sol Invictus, cioè il Sole Vittorioso. Si celebrava la vittoria del sole sulle tenebre. In tale data cadeva infatti per il calendario romano il Solstizio d'inverno, momento dal quale in poi le ore di luce prevalgono su quelle del buio. 

Il Cristianesimo spesso per affermare se stesso si è sovrapposto a riti pagani, modificandone il senso. Così come il Dio Sole vinceva sulle tenebre, così la nascita di Cristo porta la luce nel mondo e rappresenta la vittoria del bene sul male.

Auguro a tutti, credenti e non, di passare un buon Natale perché, alla fine, poco importa di che segno fosse Gesù; l'importante è che il bene prevalga sempre.

Per queste feste il mio regalo per voi sono 3 nuove ricette.


Filetto di maiale in crosta

Trifolate 250 grammi di funghi Champignon. Una volta cotti tritarli finemente. Nel frattempo fate rosolare, con una noce di burro e un paio di foglie di salvia, il filetto di maiale in una padella per 10 minuti. Stendete una pasta sfoglia quadrata, ricoprirla con il trito di funghi e fette di prosciutto crudo. Adagiatevi sopra il filetto e avvolgete delicatamente il tutto avendo cura di chiudere bene i bordi esterni della pasta sfoglia (in modo da non far uscire il ripieno). Spennellate la superficie della pasta sfoglia con dell'olio d'olia e decoraratelo con una spolveratina di origano oppure dei semi di sesamo. Praticate sulla superficie dei taglietti a spina di pesce e infornate in forno preriscaldato a 200 gradi per 40 minuti. Fate raffreddare per 10 minuti prima di tagliarlo.


Voilà il nostro filetto è pronto!


Seppia con carciofi

Lessare la seppia in acqua insaporita con dado vegetale; poi, una volta scolata, tagliarla a pezzetti. In una padella far rosolare l'aglio nell'olio, poi aggiungere i cuori di carciofi, i pezzi di seppia e una manciata di olive. Insaporire con un pizzico di sale e pepe q.b. e prezzemolo. Lasciare cuocere a fuoco medio fino a ultimare la cottura. 


Baci di dama al mascarpone

Ingredienti: 250 grammi di amaretti; 250 grammi di mascarpone, 2 tazzine di caffè amaro e 100 grammi di farina di cocco.
Prendere un amaretto, bagnarlo nel caffè (che io preferisco non zuccherare) e spalmare dalla parte piatta una punta di mascarpone, poi unire un altro amaretto bagnato nel caffè in modo da formare una pallina. Passare la pallina nella farina di cocco e riporla in un pirottino di carta. Proseguire fino a terminare tutti gli amaretti.


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