La Romagna in tavola - Piadineria Bar Rondine "dalla Meris", piada stellare e padellate di vongole strepitose

di Sara Leardini 😋 -

Sulla spiaggia di Miramare di Rimini, tra i bagni 130 e 131, esiste dal 2006 un locale che è diventato un punto di riferimento, sia per quelli "del posto", sia per i tanti turisti fidelizzati che scelgono di tornare ogni anno nella stessa spiaggia: la Piadineria Bar Rondine “dalla Meris”.


La storia che sto per raccontarvi è una storia di amicizia, lavoro e piadina. Questi gli ingredienti principali che caratterizzano il locale e i suoi protagonisti: Walter, la Meris, Antonio e Flavio.


Ma partiamo dal primo ingrediente: l'amicizia. 


A principiare il racconto è Flavio, uno dei due soci. Classe 1982, barba curata e occhi azzurri scintillanti di passione. Dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte, come da tradizione nelle nostre zone ha iniziato a lavorare durante le stagioni estive nel settore della ristorazione e, tramite amici di calcetto, ha conosciuto Walter e la Meris, vale a dire i genitori del suo attuale socio, Antonio (del medesimo anno di nascita e con un diploma al Liceo Scientifico): un ragazzo riservato, sempre gentile e professionale.


"Con Walter e la Meris ho cominciato a lavorare per conto della Marr facendo le fiere, il Sigep, e poi, quando nel 2006, hanno rilevato questo bar sulla spiaggia ho proseguito a lavorare per loro durante le stagioni estive. All'epoca io e Antonio ci conoscevamo solo superficialmente dato che lui lavorava per la Marr. Poi nel 2015 io e Antonio ci ritrovammo a lavorare insieme al Bar Rondine, avendo così l'opportunità di approfondire la nostra conoscenza che si è trasformata nel tempo in una vera amicizia, scoprendo di avere molte cose in comune soprattutto le medesime idee a livello lavorativo, cosa che ci ha portato nel 2019 a subentrare nella gestione del Bar Rondine diventando, oltre che amici, anche soci."



Così si passa al secondo ingrediente: il lavoro. 


Come ha ribadito Flavio, lui e Antonio hanno una visione simile in merito alla gestione dell'attività e alla scelta dei prodotti di qualità, con una predilezione per i prodotti del territorio secondo la filosofia del Km Zero. Vedi, ad esempio, l'utilizzo dello Squacquerone DOP o i salumi di pesce della Salumarina, i vini del Podere Vecciano o del Podere dell'Angelo, per non parlare della scelta delle birre tra le quali la Noiz, prodotta a Santarcangelo di Romagna e i cui proprietari sono coetanei di Flavio e Antonio.


“Si tratta di un birrificio artigianale di ottima qualità, che spinge sull'uso della lattina che all'estero è molto apprezzata anche perché, a differenza di ciò che ingannevolmente si pensa, la lattina è il miglior contenitore per conservare la birra. Non solo è ben sigillata ma è protetta dai raggi del sole che la potrebbero alterare, anche se da "noi" non è ancora ben vista, si pensa che la lattina sia un prodotto "da supermercato”. Inoltre, essendoci il divieto di portare il vetro in spiaggia rappresenta una buona alternativa".


E siamo arrivati all'ultimo ingrediente: la Piadina!

È il fulcro intorno al quale ruota tutta l'offerta gastronomica del locale che oltre ad avere una vasta scelta di piadine farcite, offre insalatone, piatti a base di pesce e piatti unici accompagnati da tanta generosa piadina calda tagliata  a spicchi.


La storica cuoca Meris non ha segreti e la ricetta della sua piada, tramandata dalla nonna, è persino stampata sulle tovagliette del menù: "Farina tipo 0 e di grani antichi, biologica, coltivata sulle nostre colline, sale, strutto e acqua. Amalgamiamo gli ingredienti fino a ottenere un impasto morbido ed elastico che facciamo riposare per una notte. Prepariamo poi le palline, che stendiamo una a una col mattarello, infine le cuociamo sul testo tradizionale per poi farcirle con ingredienti selezionati secondo il vostro gusto".


In merito alle farine utilizzate, Flavio spiega che si tratta di farine ricavate da cereali antichi, varietà Frassineto, macinati a pietra in un molino nella parte bassa della Repubblica di San Marino. Questi grani antichi hanno poco contenuto di glutine e pertanto una maggiore digeribilità e tanto gusto.


Ma c'è un piatto inventato dalla Meris in occasione di un evento nel 2010 dal titolo "Tipico a… mare" che continua a essere un suo cavallo di battaglia: La Padellata di Vongole.


Anche in questo caso la Meris non ha segreti e generosamente ci ha fornito la ricetta che trovate in fondo a questo articolo.

Nel ringraziare tutti i protagonisti di questa storia, una menzione speciale la dedico a Walter, vero maestro di professionalità non solo per Antonio e Flavio ma anche per tutti i ragazzi e le ragazze che formano lo staff del Bar Rondine, ajtentica colonna portante e punto d’avvio di questa storia emozionante.


Alexander Dumas diceva che: "Negli affari non ci sono amici: soltanto soci!" Beh, caro Dumas almeno per questa volta ti sei sbagliato!


Padellata di Vongole


Ingredienti per 2 persone: 1 Kg di vongole nostrane, 250 gr. di peperoncini verdi, 100 gr. di pancetta affumicata a fette, 5 rametti di timo o rosmarino, 5 rametti di prezzemolo, un bicchiere di vino bianco secco, 4 fette di pane toscano, uno spicchio d'aglio, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva.


Procedimento: immergere le vongole in una bacinella con acqua fredda per lavarle. Scolare e mettere in una casseruola con il prezzemolo e il timo tritati, il vino e l'aglio sbucciato. Coprire e cuocere a fiamma alta per 3-4 minuti, finché le vongole si saranno aperte. Eliminare le conchiglie chiuse o rotte, sgocciolare le altre con un mestolo forato e filtrare l'acqua di cottura con un colino a maglie fini. Tagliare a striscioline la pancetta e rosolarla nell'olio; quando è croccante, unire i peperoncini e cuocere per 2-3 minuti, mescolando; aggiungere le vongole e fare insaporire per 2 minuti. Completare con il liquido filtrato e cuocere ancora per un minuto. Tostare il pane sotto il grill, distribuirlo nei piatti e servire.

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