I Fornelli di Sara 36 - Un tortiglione al merluzzo dal sapore kafkiano
È con piacere e un pizzico d'orgoglio che ItaliaSapore.it torna, è il 36° articolo, a proporre "la penna" di Sara Leardini, cuoca per diletto. Con questa rubrica dal titolo I Fornelli di Sara si prosegue il viaggio tra alcune proposte facilissime - e parecchio gustose - da portare sulla tavola di casa. Auguriamo a tutti buona lettura e buon appetito!
- di Sara Leardini 😋 -
Oggi, per questo nuovo numero della mia rubrica, vorrei riprodurre con voi una ricetta che ho assaggiato in un rinomato ristorante di Rimini, e che mi ha incuriosita per la sua singolarità oltre che bontà: Tortiglioni cacio e pepe al merluzzo.
Di seguito troverete, com'è mia consuetudine, un piccolo resoconto di una conferenza a cui ho partecipato di recente, tenutasi al Teatro Astra di Misano Adriatico e alla quale ha partecipato il professor Massimo Cacciari, incentrata sulla figura del grande scrittore Franz Kafka, di cui vi anticipo una curiosità: era un convinto vegetariano.
Ma procediamo per gradi: la ricetta!
Ingredienti per 4 persone
• 400 grammi di tortiglioni o rigatoni
• 400 grammi di merluzzo fresco
• 20 grammi di pecorino romano
• 100 grammi di burro
• 50 ml di latte
• aglio, sale e pepe q.b.
Mentre si mette a bollire l'acqua, già salata, per cuocere la pasta, tagliare a pezzettoni il merluzzo e cuocerlo in una wok col burro fuso, il latte, sale e aglio. Quando è cotto, versare il merluzzo in una ciotola e frullarlo con un mixer fino a ottenere una crema omogenea. A questo punto, versarlo di nuovo nella wok e aggiungere il pecorino romano, il pepe e un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta. Quando i tortiglioni saranno pronti, versarli nella wok e farli tirare col composto di merluzzo.
Per accompagnare questo piatto ho scelto un Franciacorta Extra Brut
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- Sara Leardini - |
E ora, come vi ho già anticipato, voglio raccontarvi di un Kafka fuori dai consueti stereotipi, cominciando dall'uso di un aggettivo: kafkiano, che spesso utilizziamo per indicare una situazione particolarmente angosciante. Di fatti Franz Kafka, come diceva Massimo Cacciari: "è l'autore del Novecento più vicino all'uomo contemporaneo, per la sua capacità di raccontare la profondità dell'animo umano, l'inquietudine e l'assurdo".
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- Massimo Cacciari, a sinistra - |
Per questo spesso istintivamente si pensa a Kafka come ad un uomo pauroso, pronto a trasformarsi nelrepellente insetto del suo racconto più famoso: "La metamorfosi".Potrà dunque sorprendere ma Kafka era un uomo gentile, buono e persino bello. I suoi amici lo descrivevano come alto, snello, aveva la pelle scura e camminava a grandi falcate. Era un brillante conversatore, sapeva rendersi simpatico a chiunque e aveva due occhi che stregavano le donne.
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- Franz Kafka - |
Sì perchè Kafka fu anche un seduttore. Ebbe, nel corso della sua breve vita, diverse relazioni sentimentali, anche se non si sposò mai. Ma la cosa forse che sorprenderà di più è che Kafka era anche molto divertente. Il suo biografo, nonché amico fraterno, Max Brod, scriveva che "Kafka rideva volentieri e cordialmente e sapeva far ridere gli amici". In ultimo, era anche uno sportivo, amava soprattutto camminare, ed era un attivista vegetariano. Perchè dunque non rileggere questo gigante del Novecento sotto questa nuova luce?
"Il poeta è sempre più piccolo e più debole della media degli uomini. Per questo sente più intensamente, con più forza degli altri la pesantezza della sua presenza nel mondo".
Franz Kafka
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